Nato come cappello da donna per poi passare ad essere un cult della moda maschile degli anni 50’, il fedora è il cappello per eccellenza, spesso proprio per questo motivo confuso anche con altri modelli.
Vediamo quindi insieme la storia dalle origini e perché secondo me è un accessorio che non può mancare nel tuo armadio per rendere ogni tuo outfit unico e audace.
Che cos’è un Fedora
Il Fedora è diventato ai giorni nostri così famoso da diventare il nome di cappello per antonomasia.
Non è raro infatti sentire persone che chiamano ogni tipo di cappello con il nome Fedora.
Ma la verità è che il Fedora è un modello di cappello con delle sue caratteristiche ben precise: ha una falda (o tesa) larga e morbida che può essere piegata di lato o in giù ed è tradizionalmente realizzato in feltro di lana, ma ad oggi è possibile trovarlo anche in altri materiali.
Inoltre il Fedora non è da confondere con il Borsalino e con il Trilby.
Il Borsalino è una tipologia di Fedora caratteristico del marchio Borsalino (che però produce anche altri modelli) e presenta una tesa larga 6 cm e con una consistenza piuttosto rigida, a differenza del classico Fedora che ha invece una tesa più larga, mediamente di 7,5 – 8 cm e con una mano decisamente più morbida che permette di piegare facilmente la tesa.
Il Trilby invece si distingue per una tesa ancora più piccola rispetto al Borsalino, tant’è che la London hat company Lock and Co. descrive il cappello Trilby come un “copricapo dalla falda corta”, caratterizzata anche dal fatto che si presenta inclinata verso il basso nella parte anteriore, e leggermente alzata sul retro (mentre nel Fedora la tesa è più piatta). Il Trilby ha anche una corona leggermente più corta, rispetto al tipico design dei Fedora.

Storia di un’icona
Essendo stato un pezzo iconico della moda maschile di metà 900’, pochi sanno che il Fedora in realtà nasce come cappello da donna.
Questo cappello infatti prende il nome dal personaggio femminile Fedora, protagonista dell’omonima commedia teatrale scritta nel 1882 e messa in scena per la prima volta in America nel 1889.
La leggendaria attrice Sarah Bernhardt interpretava la principessa Fedora, l’eroina della commedia, indossando appunto il cappello che prenderà poi il nome di Fedora (anche se il cappello di allora non aveva ancora la forma che oggi associamo al Fedora).
Non ci volle molto prima che questo cappello diventasse simbolo del movimento protofemminista (di cui Sarah era leader e promotrice) e un accessorio di moda nel mondo femminile.
Ma il vero trionfo del Fedora avviene negli anni ‘20, soprassando per fama e popolarità la Lobbia (o Homburg) e fino agli anni ‘30 è considerato un modello unisex, quindi sia maschile che femminile, per poi diventare una moda prevalentemente maschile grazie alla sua comparsa sulla testa dei divi di Hollywood.
Divenuto famoso soprattutto per essere stato usato abitualmente da personaggi celebri, quali Al Capone, Federico Fellini e François Mitterrand, fa parte della storia del cinema grazie ad attori come Humphrey Bogart, Harrison Ford (nella parte di Indiana Jones), Dan Aykroyd e John Belushi nel film The Blues Brothers e Robert Englund nel ruolo di Freddy Krueger.

Il fedora rimane in voga fino alla fine degli anni Cinquanta, per poi scemare lentamente agli inizi degli anni sessanta a causa della rivoluzione culturale in atto che interessa anche il design e la moda.
La nuova generazione spezza infatti definitivamente il legame col passato dove il cappello era un accessorio indispensabile per dare spazio a nuove tendenze e nuovi look in cui il cappello non è più protagonista.
Perché oggi più che mai il Fedora è un cappello in grado di esprimere femminilità e sensualità
Nonostante il Fedora, e in generale il cappello, non sia più in uso come una volta, a mio parere rimane un accessorio irrinunciabile per tutte quelle donne che vogliono distinguere se stesse e sentirsi uniche.
Personalmente amo molto il Fedora proprio perché credo sia un cappello estremamente femminile e sensuale grazie alla sua tesa larga in grado di incorniciare il viso in vari modi.
Il bello di una tesa larga e morbida infatti è proprio il fatto di poter modulare e piegare a proprio piacimento, per risaltare il volto o anche per nasconderlo dando quell’effetto di mistero, di “vedo, non vedo”.

Adattabile ad ogni look, il Fedora è in grado di portare ogni outfit al livello successivo, dando quel tocco immancabile di classe, ma anche grinta e femminilità.
Quindi il mio suggerimento spassionato, quando senti che manca qualcosa per completare il tuo stile o per quell’occasione in cui vuoi davvero risaltare, allora un cappello, o meglio un Fedora fa esattamente al caso tuo.
Anna
