Se dovessi pensare ad una donna che aveva davvero, come si dice inglese, a head for hats, non potrei che pensare ad Audrey e ai suoi magnifici cappelli dalle fogge più disparate.
Sì perché la sua magia non era solamente quella di saper portare cappelli con una nonchalance invidiabile, ma di farlo in contesti, outfit e stili tutti diversi.
Sempre con un unico risultato: Audrey sapeva affascinare indossando i suoi cappelli, e ci affascina indubbiamente ancora oggi. Vediamo quindi insieme alcuni dei suoi cappelli più conosciuti ed iconici, insieme magari a qualche altro che invece potesti ancora non conoscere…

Una bombetta dalla struttura allungata, quasi fosse quella indossata dalle donne boliviane, in aggiunta in paglia e rifinito in un verde brillante e acceso. Chi poteva indossare con più stile un pezzo di moda anni 60′ così acceso e sgargiante meglio di lei, Audrey.

Questa famosa meraviglia a tesa larga è responsabile di alcune delle fotografie più riconoscibili di Audrey. Il Chapeu du Matin infatti è apparso su Audrey in Colazione da Tiffany, abbinato ai suoi occhiali da sole oversize e orecchini di perle. Contribuisce a creare un’aria di mistero e superiorità abbinato al suo seducente abito nero aderente, disegnato per lei da Givenchy.

In How to Steal a Million, Audrey Hepburn indossa un’incredibile collezione di moda rappresentativa degli anni ’60 e, senza neanche dirlo, uno dei look più iconici è proprio questo disegnato da Hubert De Givenchy, dove Audrey indossa un abito coordinato a tre pezzi color crema con un irrinunciabile accessorio distintivo: un divertente cappello da guida degli anni ’60 che la rende davvero chic!

Siamo ancora nel film How to Steal a Million, ma questa volta la ladra più chic di Parigi indossa un capospalla di Givenchy – un trench con motivo a griglia – con immancabilmente un cappello abbinato, per l’esattezza un Trilby che riprende la stessa fantasia dell’outfit.

Questa volta siamo nel film Funny Face, ma lo stilista ancora una volta non cambia: Audrey indossa un cappotto sopra un abito di lana bouclé e accentua il look con un cappello di velluto marrone dalla tesa di media ampiezza ampiamente spivente, il tutto ovviamente firmato Givenchy. Del resto la stessa Audrey una volta disse dello stilista, “i suoi sono gli unici vestiti in cui mi sento me stessa”.

Prima dal set di Breakfast at Tiffany’s e poi dalla copertina di Elle Francia del gennaio 1962, arriva questo cappello iconico e stravagante indossato dalla diva e fotografato da Bud Fraker.

Questa volta non siamo sul set, ma l’attrice viene fotografata da Howell Conant per un editoriale di moda, per l’esattezza per la rivista americana LIFE Magazine, edizione di maggio 1962, davanti alla porta di casa di Carlo Ponti e Sophia Loren (suoi amici). Il cappello ancora una volta immancabilmente Givenchy: si tratta di paglia “Panama” in un’interessante tonalità di rosa, della sua collezione primavera 1962.

Parliamo ancora di un cappello in paglia, questo volta in uno scatto realizzato nel film Funny Face dal fotografo Bud Fracker. E ancora una volta troviamo incantevole Audrey mentre indossa un cappello dalla struttura che si sviluppa in verticale e che slancia la sua figura, ornato da ben due fasce di fiocchi di un rosa tenue. Come sempre impeccabilmente elegante. Come sempre firmato Givenchy.
