La Bombetta, storia e caratteristiche di un cappello da rivalutare

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La maggior parte dei modelli di cappelli hanno visto  nella loro storia diversi up and down, momenti di fama e momenti di oblio. 

Così vale anche per la bombetta, o bowler hat in inglese, cappello che ha vissuto sicuramente momenti migliori ma che probabilmente dovresti rivalutare se vuoi dare un tocco di originalità al tuo stile per renderlo inconfondibile.

Che cos’è una Bombetta?

A causa della sua lunga storia che parte dal 1849 e arriva fino ad oggi, la Bombetta è un modello con diverse varianti, ma generalmente si tratta di un cappello rigido dalla forma rotonda e bombata e dalla tesa corta e ricurva originariamente composto da filtro in pelo, ma ad oggi realizzato anche con feltro in lana e in poliestere.

A proposito di altre varianti, la bombetta può giocare sull’altezza della corona, così sono nati modelli più alti e allungati insieme a modelli più schiacciati: 

Oltre al fatto che è possibile giocare anche con la grandezza, come ad esempio il modello diffuso tra le donne in Bolivia che risulta essere più stretto e allungato:

Come nasce la Bombetta. Origini e storia.

La bombetta è uno di quei cappelli che originariamente non è stata ideata per un fatto di stile, quanto per un fatto pratico.

In particolare la nostra storia inizia quando il secondo Conte di Leicester, Sir Thomas William Coke che possedeva la tenuta di Holkham Hall formata da ben 25.000 acri di terra, notò che i suoi guardiacaccia perdevano continuamente il loro cilindro mentre andavano a cavallo.

Infatti essendo il cilindro un cappello alto, era molto facile che venisse portato via da una qualche folata di vento o che inciampasse tra i rami degli alberi.

Così il fratello del conte, Edward Coke, iniziò a progettare un cappello che fosse più basso, compatto,aerodinamico, e soprattutto più robusto.

Egli presentò la sua idea presso la James Lock & Co. il 25 Agosto del 1849 dove il capo della produzione, Thomas Bowler, produsse il primo prototipo con l’aiuto del fratello William Bowler.

E non si può dire che questa idea non ebbe successo, tant’è che la bombetta viene ancora oggi indossata dai guardiacaccia di Holkham Hall!

Questo nuovo modello venne inizialmente chiamato “Coke hat” in onore del Conte William Coke. 

Nel frattempo però i fratelli Bowler iniziarono a produrne sempre di più per poter distribuire questo modello anche al pubblico e iniziarono a chiamarlo pubblicamente con i loro cognome, da qui quindi la denominazione ancora oggi diffusa di Bowler hat.

In questi anni la bombetta era utilizzata principalmente in Gran Bretagna dalla working-class, ma presto viaggiò e si diffuse anche in America dove fu chiamato “Derby” e in Francia, dove veniva chiamato “Melon”.

Negli anni 90 del Novecento la Bombetta si diffuse anche nell’industria dell’intrattenimento, impiegata in varie performance teatrali proprio perché rappresentava l’everyman’s hat.

Facendo un passo in avanti nel tempo, intorno al 1920 si diffusero tra i lavoratori altri modelli casual e semi-formali come il Flat Cap, il Fedora, l’Homburg, così la Bombetta iniziò ad essere indossata maggiormente dai gentlemen dell’aristocrazia, come anche banchieri e avvocati.

La bombetta ha mantenuto la sua popolarità nel nuovo secolo e durante la prima guerra mondiale per lasciare poi spazio a modelli più soffici come il Fedora che presto diventò il più popolare e diffuso.

Ad oggi più che un semplice accessorio di tutti i giorni, la Bombetta è diventata un simbolo della cultura britannica e lo è ancora oggi.

Tuttavia possiamo vedere come questo modello sia stato nel corso degli anni anche protagonista delle copertine patinate di riviste di moda, come anche red carpet e passerelle, dimostrandosi ancora un cappello versatile e in grado di rubare la scena, come dimostra Zendaya indossando una bombetta oversize Emporio Armani.

Ecco perché rivalutare la Bombetta come pezzo iconico da aggiungere al tuo guardaroba

Personalmente credo che la Bombetta sia un cappello con molta, molta personalità. Se la indossi, non puoi pensare di passare inosservata.

Si tratta di un cappello davvero originale che all’occasione può sempre tornare utile per arricchire il tuo outfit, come magari un completo pantaloni e giacca doppiopetto e magari, per chi vuole osare, anche con un vestito come la grintosissima Diane Keaton!

Personalmente è il primo cappello che ho desiderato e sebbene adesso prediligo più cappelli dalla tesa larga e ampia, come si dice, il primo amore non si scorda mai e all’occorrenza mi piace indossarla per avere quel tocco più scherzoso e irriverente.

In fin dei conti capita a tutte di avere quelle giornate dove ti senti più estrosa, no?

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